Secondo la FAO, Agenzia ONU per il Cibo e l'Agricoltura, l’agricoltura per essere sostenibile deve soddisfare i bisogni delle generazioni presenti e future, garantendo al tempo stesso redditività per gli agricoltori, salute ambientale ed equità sociale ed economica nei territori rurali. L’alimentazione e l’agricoltura sostenibili contribuiscono a tutti e quattro i pilastri della sicurezza alimentare – disponibilità, accesso, utilizzo e stabilità – e alle dimensioni della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica.
In che modo nella nostra azienda agricola, che contorna da secoli Villa Selvatico da Porto, mettiamo in pratica i principi dell’agricoltura sostenibile? Cosa ci ispira nella nostra attività agricola quotidiana?
Innanzitutto un profondo amore per la terra e per il nostro territorio, da cui deriva il senso di responsabilità di dover trasmettere alle generazioni future un ambiente che garantisca ancora risorse naturali in grado di supportare una produzione agricola di qualità: terra, acqua, aria, ecosistemi naturali.
Per questo nel nostro lavoro, cerchiamo di applicare le tecniche colturali più rispettose per l’ambiente, riducendo ed ottimizzando l’utilizzo di fertilizzanti chimici e di fitofarmaci, e utilizzando le migliori sementi sul mercato per le nostre coltivazioni, ai fini di massimizzare la produttività a parità di input.
La nostra mission è inoltre quella di ridurre le emissioni di CO2 dovute alle lavorazioni del terreno, utilizzando sempre più tecniche di minima lavorazione o di non lavorazione; ciò ha il duplice vantaggio di diminuire l’utilizzo dei carburanti fossili e di ridurre l’ossidazione della sostanza organica del terreno, che genera appunto CO2. Questo secondo aspetto è poi fondamentale per il mantenenimento della fertilità dei suoli agricoli.
Inoltre assume un ruolo sempre più importante la digitalizzazione, che ci consente tramite software studiati per l’agricoltura, sensori di campagna e immagini satellitari, la rilevazione di una grande quantità di dati, da quelli climatici a quelli pedologici, a quelli relativi allo sviluppo vegetativo delle piante e al loro stato fitosanitario. Ciò ci permette di ottimizzare le nostre pratiche colturali, al fine di prendere di volta in volta le decisioni operative più efficaci per le colture e più rispettose dell’ambiente.
Massimo è poi il nostro impegno rispetto agli ecosistemi: oltre alla conservazione di alcune pregiate siepi tradizionali e del parco storico connotato da esemplari arborei secolari, negli ultimi 25 anni abbiamo piantato ben 4000 metri di siepi costituite da una pluralità di essenze autoctone, che garantiscono un habitat ideale per insetti e uccelli, così come pure due boschetti siti lungo il fiume Tergola, che fungono da luogo di nidificazione per l’avifauna e da rifugio per piccoli mammiferi selvatici.