Il complesso architettonico di Villa Selvatico da Porto presenta caratteristiche classiche nei suoi ambienti "nobili", ed insieme si connota per la sua funzione plurisecolare di centro agricolo.
Il complesso è composto dalla villa padronale, dalla barchessa e dagli annessi rustici, il tutto inserito in un ampio parco giardino.
Il corpo padronale della villa ha pianta rettangolare e si caratterizza per una disposizione simmetrica degli ambienti che si sviluppano su un piano terra, un mezzanino ed un piano nobile.
Il salone passante a piano terra, orientato da nord a sud e caratterizzato da una considerevole altezza, presenta in corrispondenza dei quattro angoli quattro finte porte simmetriche. Al di là di esse si trovano sul lato est un seminterrato con soffitto a volta un tempo usato come “cantina”, mentre sul lato ovest degli ambienti utilizzati un tempo come spazi di servizio ed ora riconvertiti in spazi abitativi.
Al centro della sala vi sono quattro grandi porte ad arco, due su ciascun lato e delle due una finta, ognuna con mascherone che funge da chiave di volta.
Al piano mezzanino si accede attraverso una breve scala ad est ed una scala più imponente che conduce anche al piano nobile ad ovest. In ciascun mezzanino si trovano due stanze di eguali dimensioni. Proseguendo sullo scalone ovest si giunge al piano nobile, anch’esso con salone passante e ai lati di esso quattro stanze uguali, soprastanti quelle dei mezzanini.
Le facciate nord e sud sono identiche e si caratterizzano per le grandi porte archivoltate con mascherone in chiave, che rappresentano le luci principali e l’asse di simmetria ideale dei saloni a piano terra e al piano nobile. I soffitti di tutti gli ambienti mantengono i solai in legno decorati alla sansovina.
Sul lato ovest si sviluppa un corpo più basso del principale e probabilmente costruito in un momento successivo, destinato un tempo ad ospitare parte della servitù che viveva presso la Villa.
Sul lato est della villa e circa perpendicolare ad essa, si sviluppa la Barchessa che un tempo ospitava le stalle, le scuderie ed alcuni magazzini. Anticamente il lato ovest della barchessa presentava delle aperture ad arco che vennero successivamente tamponate. Altri annessi rustici si trovano ad est della Barchessa, come pure l’antica limonaia della villa, oggi riconvertita ad usi abitativi.
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La villa ed i suoi annessi sono circondati da una “peschiera”, un tempo alimentata direttamente dal fiume Tergola che scorre a pochi metri da qui, che veniva anche utilizzata per la pesca.
Tale piccolo corso d’acqua interno sfocia nel canale Cognaro che, provenendo anch’esso dal Tergola, delimita il confine della villa e del parco verso nord. Un ponticello in mattoni a vista ed una grande cancellata antica in ferro, sormontata dalle lettere ES (Estense Selvatico), costituiscono l’accesso principale alla villa sul lato di via Selvatico.
Sul lato sud, un ponticello coronato da colonne sormontate da statue attraversa invece la peschiera per condurre al “brolo” della villa. Una seconda peschiera, anch’essa un tempo alimentata direttamente dal Tergola, delimita il giardino di Villa Selvatico verso sud, separandolo dalla circostante azienda agricola.